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domenica 12 maggio 2019

Regalo di fine anno per le maestre di Davide: i segnalibri con le frasi personalizzate e le iniziali di pizzo ricamato

 
Chissà perché mai negli ultimi anni i genitori hanno completamente perso l'abitudine di fare regali alle maestre...scherzo!
 
Oggi sono in vena di riflessioni e mi spiego meglio: sempre più spesso si sente dire "ma io pago già la retta dell'asilo, cos'altro pretendono da me?!".
 
Questa frase risuona ogni volta che cerchiamo di coinvolgere le famiglie in una qualunque semplice attività mirata ad abbellire l'asilo (per i bimbi) o anche solo a creare dei regalini per i figli...la maggior parte delle volte il nostro intento è di fare qualcosa di buono per i piccolini, creare delle occasioni di ritrovo spensierato per i genitori, inventare momenti di aggregazione per chi ha pochi contatti, permettere a grandi e piccoli di avvicinarsi in un'esperienza piacevole, eppure sempre più spesso dall'altra parte si rema all'indietro, come se l'aver pagato una retta impedisse loro di potersi mettere comunque  in gioco, come se quei soldi arrivassero direttamente nelle tasche delle maestre (ma magari!!), come se il compito educativo si risolvesse nel "parcheggiare" i bimbi al sicuro per 10-11 ore al giorno...
 
 

Da educatrice di nido mi ritrovo sempre più spesso a trattare con famiglie che ci considerano invece sempre più spesso "parcheggiatrici" a cui consegnare un pacchetto che torneranno a prendere la sera, disinteressandosi di come sia trascorsa la giornata (se non in relazione ai bisogni primari pappa-nanna-cacca), trovando tutti i modi per non svolgere piccolissimi e semplicissimi "compiti" dedicati ai loro figli e tralasciando completamente di considerare che invece anche noi siamo persone con un cuore e dei sentimenti, che spesso ripariamo o compensiamo le falle lasciate da loro, che facciamo spessissimo molto più di quello che ci viene richiesto da contratto, che su questi bimbi investiamo tempo, amore, preoccupazione, coinvolgimento, impegno, cura, sentimento, emozione, tutte cose che vanno ben oltre il mero "restituire la sera il pacchettino integro come l'ho ricevuto la mattina".
 
Noi continuiamo a restare affezionate ai bimbi anche dopo che sono usciti dalla nostra scuola, eppure capita anche che vengano ritirati (per motivi famigliari) e da un giorno all'altro te li portano via e non te li fanno nemmeno salutare per l'ultima volta...come se saldando il conto si potesse interrompere anche il legame affettivo reciproco!
 
 
Tutto questo preambolo per far capire che spesso un "grazie", un "apprezzo il tuo lavoro ed il modo in cui mi aiuti a crescere ed a far stare bene mio figlio" a volte renderebbe merito a tutto quello che di nostro ci mettiamo (spesso anche fuori orario), anche se non è per forza dovuto.
 
Sarebbe bello che tutti fossero a conoscenza che la differenza fra una "maestra" ed una "brava maestra" non viene economicamente retribuita, che le ore di studio e progettazione fatte a casa per proporre qualcosa di speciale ed innovativo ai bimbi (togliendo spesso tempo alla propria famiglia, oltre che ovviamente alla propria vita personale) non sono né obbligatorie né richieste, che dietro a tante belle giornate trascorse dai bambini c'è la passione di una persona, oltre alla professionalità della maestra.
 
Fortunatamente questo quadro non è il ritratto della totalità delle famiglie e la mamma di Davide non solo ha riconosciuto il valore aggiunto dato dalle/i insegnanti di suo figlio ma ha anche pensato di lasciare un segno tangibile della sua riconoscenza (ricollegandomi alla frase provocatoria ad inizio post voglio dire che non serve un regalo, ma sarebbe altrettanto gradita una frase su un foglio, il disegno di un bambino, un grazie detto a voce con sincerità, un fiore di campo donato col cuore) e mi ha chiesto di ricamare per loro 3 segnalibri con l'iniziale del nome ricamata ad effetto pizzo...

 
...e due diverse frasi che penso ogni insegnante sarebbe felice di ricevere come dedica: "Grazie per avermi aiutato a crescere" e "I bambini nascono con le ali, gli insegnanti insegnano a volare".

 
Voi che rapporto avete con le educatrici ed insegnanti dei vostri figli? Che idea avete di loro e del loro modo di lavorare?
E voi colleghe, cosa ne pensate di quello che ho scritto? Vi trovate in accordo oppure no?